Tutti abbiamo un giro preferito poco distante da casa, fattibile possibilmente ogni mese dell’anno, perfetto per le brevi uscite infrasettimanali. La cosa insolita è quando si scopre un altro che risponde alle stesse caratteristiche ma che in tanti anni di ravani non abbiamo mai preso in considerazione, magari per qualche consiglio fuorviante.
Lunedì di ferie, mi alzo tardi, colazione long version, una sistemata alle pastiglie della Reign USM e si son fatte le 11:30: a quest’ora mettersi in auto per Montereale Valcellina non mi aggrada, così ripiego su Valle di Faedis, 15 km di viaggio soltanto per rifare di giorno la discesa che conosco solamente in versione notturna, l’ultima mercoledì scorso quando i nuovi Hope ci hanno illuminato a giorno il bel troj per Campeglio prima della birretta d’ordinanza nel noto punto di ristoro del posto. Decido si salire da Canal di Grivò che la salita diretta mi è indigesta, arrivo a Valle e proseguo a sinistra per Pedrosa perchè mi piace l’idea di farmi i pratoni al sole prima del sentiero nel bosco, anzi, arrivato lì scopro sulla sinistra un bel sentierino pulito dai motars che sale alla cimetta del S.Lorenzo, e allora su, bici a mano, giusto per incrementare il dislivello in discesa. Scelta azzeccatissima: neanche 150 metri da fare a piedi per godersi il panorama su entrambi i versanti, Canin e Joanaz a nord e la pianura friulana verso sud, molto consigliabile, per non parlare del sentiero che è scorrevole e bellissimo: scendere il troj, spararsi i pratoni, zigzagare fra le case di Valle a prendere il sentiero segnalato per Colloredo rientrando nel bosco per finire tra i vigneti sopra la frazioncina di Canale è un tutt’uno, una discesa spettacolare di 750 metri che alterna tratti scorrevoli a passaggi secchi piuttosto tecnici, l’ideale per un sano pomeriggio di divertimento su due ruote.
