Ieri sera per provare il mio nuovo led tv ho rivisto qualche dvd di mtb, e dopo i capostipiti Kranked 3 e Seasons sono passato a Klunkerz. Visione illuminante rivedere le prime riprese, i primi video, di quei freaks che letteralmente inventarono la mountain bike agli inizi dei ’70 in California, facendone in seguito un vero business, partendo dalle robuste Schwinn in dotazione ai postini dell’ U.S. Postal Service, e qui non può non venire in mente il Chinaski di Post Office che grida al ficcanaso di turno che fruga nella sua borsa legata alla bici ” Giù le mani dalla posta degli Stati Uniti!” 😉
Cose da pazzi senza alcun dubbio, bici in acciaio con freni a tamburo solo al posteriore lanciate in discesa lungo sterratone con vista sulla baia di SanFrancisco, ma anche i primi bike festival con i concerti di nientemeno che i Quicksilver Messenger Service, beh, vien proprio da pensare che quello deve essere stato un momento magico per i protagonisti che l’hanno vissuto in prima persona, al confronto le odierne gare di mtb, in declinazione xc, fanno veramente una gran tristezza. D’altronde la prima gara in assoluto di bici con ruote grasse, la Repack, era una gara di sola discesa, la salita si faceva con le bici caricate sui furgoni, ricorda qualcosa, vero??? Se poi si pensa che i tipi si rifornivano anche al Cupertino Bike Shop, negli stessi posti dove un certo Steve Jobs anni più tardi avrebbe stabilito la sede dell’azienda che più di tutti ha rivoluzionato l’informatica, allora è proprio vero che la California è stata come la mitica Atlantide, la terra dove tutto è cominciato, il Mount Tamalpais per la mtb l’equivalente di Yosemite per l’arrampicata.
E quando, la domenica mattina, inforchiamo le nostre bici hi-tech di ultima generazione per il solito giretto, sarebbe giusto per un attimo ricordare quei genii straccioni che ci hanno regalato tutto questo.
