La mia front non è cattiva, è solo che quando trova una discesa diventa esuberante e da’ tutto il meglio di se’ 😉 Ultimamente mi trovo bene a girare con il dmr trailstar, sarà che il telaio d’acciaio è più elastico dell’alluminio, sarà che va benissimo da rilanciare nelle salitelle, ma per fare gamba e macinare km va che è una meraviglia nonostante non sia una piuma, 13 kg è pur sempre un peso importante, ma la sektor a molla da 150 contribuisce alla massa…
La Moggio-Paularo-Moggio è una pedalata di 65 km e 1700 metri di dislivello nata dalla mia fantasia neocicloturistica per calare la panza e, allo stesso tempo, passare svariate ore in bici in una bella e calda giornata d’estate. Come non pensare quindi alla traversata di Forca Turriee da Ovest a Est, affrontando in salita la terribile strada cementata da Dierico al Rifugio Chianeipade e scendendo per la mulattiera di Casera Forchiutta a Forca Griffon e poi per la sterrata a Bevorchians, velocissima e divertentissima con la front. A unire il punto di partenza con l’inizio della salita vera e propria c’è poi tutta una serie di strade e stradine asfaltate/bianche a scarsa o scarsissima densità di traffico, la Moggio-Campiolo-Amaro, la Caneva-Casanova-Zuglio e la Cedarchis-Salino, che conferiscono alla gita quel sapore di pedalata in relax che fa tanto bene allo spirito. Se poi ti fermi ogni tanto a scattare qualche foto o mangiare un panino e farti una birretta va anche meglio che l’ansia da performance sportiva non abita qui. Full Is Dead? Non lo so, ma per il momento non sta tanto bene… 🙂