Ogni tanto capita di fare una discesa nuova e bellissima, che si vorrebbe divulgare subito ad altri biker, ma che, data la natura fragile del terreno, saremmo tentati di tenere per noi, non per calcolo egoistico, piuttosto onde evitare un affollamento eccessivo di Kenda e Maxxis che potrebbe compromettere la tenuta dei sentieri più a rischio. E’ il caso di questo single track di 800 metri di dislivello, spettacolare e divertentissimo, ma a serio rischio d’erosione, tant’è che presenta un lungo traverso nel bosco con tratti esposti e larghi poche decine di cm, da affrontare a piedi o per lo meno evitando smottamenti. Se poi si aggiunge che il sentiero fa parte del Parco Nazionale del Tricorno, è facilmente accessibile con le auto per una comoda stradina asfaltata e non è stato, forse volutamente, inserito nella recente guida slovena di mtb nella Valle dell’Isonzo, beh, allora, è meglio lasciare ad altri cacciatori di trojs il piacere di scoprire il posto, alla fine la soddisfazione sarà sicuramente maggiore 🙂
