Alla fine è una tutta questione d’imprinting, la prima volta che ho noleggiato una mtb era una domenica pomeriggio di primavera sull’altopiano del Cansiglio ed ero in compagnia di due ragazze tutt’altro che sportive e come fanno i classici merenderos giusto per provare a fare qualcosa di nuovo ci siamo lanciati con i nostri cancelli sul primo viottolo disponibile, poi ridotto a sentiero pianeggiante ma con neve residua dell’inverno e lì preso dall’entusiasmo io avrei continuato per chissà quanto ma vengo subito richiamato all’ordine dalle mie compagne di gita, ero nel pieno della mia Season of the Witch, ma questa è un’altra storia.
Logico quindi che bici e neve per me siano strettamente connessi e con la fat bike il cerchio è chiuso, il difficile è trovare sentieri adeguati allo scopo. La zona dei Laghi di Fusine si presta sorprendentemente allo scopo con la facile strada per il rifugio Zacchi sempre ben battuta e spesso pure i due sentieri che scendono ai laghi, il 512 direttamente dal rifugio e il 513 che passa più a ovest sotto il canale della Strugova molto frequentato dagli scialpinisti, ed è grazie a loro che il tracciato innevato è battuto a meraviglia con dossi, curve e controcurve, poi ci pensano i tanti pedoni a rovinarlo con le loro orrende talpe ma accontentiamoci e pazienza per qualche colpo nel culo di troppo, con l’hard tail è inevitabile.
Il giro consigliato è salire per la strada del rifugio e poco prima di arrivarci prendere il 513 a destra, inizialmente in piano subito con spettacolari viste su Veunza e Piccolo Mangart, scendere all’Alpe del Lago e risalire di nuovo un tratto della strada dell’andata per deviare poi a sinistra e immettersi sulla parte finale del 512 (tabella), che è il sentiero più battuto e più esposto al sole, almeno in primavera, e ha un bel fondo ghiacciato. Arrivati ai laghi passare il ponticello di legno e perdere allegramente quota sul sentiero pedonale fino al parcheggio, saranno all’incirca 650 metri di discesa totale di cui almeno 500 su sentiero innevato, una vera rarità in Friuli, obbligatorio evitare i festivi che già nei giorni feriali sembra di essere in Dolomiti, Tourists Go Home, haha.