La prima volta che sono arrivato a Forcella Cuel Tarond sono salito direttamente dal basso per il sentiero 647 dalla strada della Val Dogna: avevo scoperto questa bella traccia a zigzag sulla carta Tabacco ma non si capiva il modo per salirci dal versante nord di Bagni di Lusnizza e così mi son portato la bici, che per fortuna pesava poco, a mano per tutti i 740 metri del sentiero scoprendo alla fine uno dei posti per me speciali, uno per il troj perfetto due per la vista superlativa su Montasio e Cimone assieme all’interesse storico dei resti di casermette e fortificazionei della Grande Guerra. Anzi, è proprio il single track l’opera di maggiore interesse storico dato che è quello che resta della mulattiera militare dell’epoca, sarà anche facile e privo di qualsiasi difficoltà tecnica però resta un gioiellino di single track flow che più flow non si può, adatta di sicuro ad essere salita con un’ebike, anche qui astenersi friraider e vertraider, grazie. Tanto ben di dio ha però il suo prezzo da pagare, la salita da nord è un bel ravano: venendo da Sella Bieliga, raggiungibile da Pietratagliata o da Chiout su ripidissima cementata, si sale prima per larga forestale fino a Malga Berda e qui ci sono 300 metri da salire su una traccia rovinata di mulattiera spesso coperta dall’erba alta e con una lunga serie di alberi abbattuti da scavalcare, meno male che i bolli rossi da seguire ogni tanto si vedono. Arrivando alle forificazioni in cresta qualche metro sotto bisogna seguire un sentierino in piano verso destra fino a una selletta con mughi a sinistra e un muretto in cemento a destra: il troj che continua non è evidente, bisogna scendere un paio di metri e si scopre sulla sinistra un’esile traccia che s’infila fra i mughi e che in breve porta alla Forcella Cuel Tarond, panorama fantastico sul versante nord della catena del Montasio. A questo punto non ci resta che godersi il bellissimo sentiero senza farsi prendere la mano da derapate fuori luogo, la regola in questi casi è portare a casa solo le foto.
