Domenica, una del pomeriggio, mi trovo davanti al cimitero di Ampezzo mentre si stanno addensando temibili nuvoloni scuri un po’ stanco dopo un giro di 3 ore: mi era sembrata una buona idea tagliare la statale per una sterrata, che invece finiva davanti ad un guado insuperabile, e così son dovuto risalire in paese e proseguire su asfalto. Chissenefrega, sono gli inconvenienti del montainbiking on sight, il mio sport preferito. La giornata era comunque iniziata nel migliore dei modi grazie ad una finestra di bel tempo non prevista da nessun bollettino meteo, e l’idea era salire ai Pani di Raveo, uno dei posti più belli della Carnia, e scendere per il sentiero 235, una presumibilmente tranquilla mulattiera fino a Feltrone ed Enemonzo. Gita di interesse più che altro paesaggistico, pensavo, perché non potevo sapere, e l’ho scoperto solo sul posto, che lì c’era una gara di corsa in montagna e il 235 era percorso dai concorrenti in salita! Ma non esistono le giornate completamente storte, esce sempre qualcosa di positivo anche quando sembra che tutto vada male: è così che mi trovo a seguire il percorso della gara in compagnia degli ultimi concorrenti, grazie alla gentile concessione del servizio d’ordine, e scopro questo sentiero fangosissimo e molto tennico che scende a Voltois, bello come lo sono i trojs affrontati la prima volta, una rarità ormai. Poi, vabbè, ti dicono che il sentiero continua anche dopo il paese fino a valle e invece è una balla, ma anche questo fa parte del gioco, chiedi e non è detto che la risposta sia sempre quella giusta… alla fine però tornare per l’asfalto all’auto non pesa più di tanto, hai visto posti nuovi, scoperto un sentiero inedito e hai anche tagliato il traguardo di una gara unico biker fra i pedoni!!!
