Il Kanalski Kolovrat è la dorsale del Colovrat in terra slovena che da Passo Solarie scende dolcemente verso il Collio goriziano: la strada, asfaltata al 90%, che ne percorre il crinale boscoso, con un bel percorso panoramico su entrambi i versanti, parte da Neblo, appena al di là del confine di Vencò, e attraversa cinque o sei paesi in tutto, Nozno, Lig, Kambresko i principali, dei quali Lig è il più importante, grazie anche al monastero di Marijno Celje, il corrispettivo sloveno di Castelmonte. E proprio Castelmonte è situata sulla dorsale tra lo Judrio e l’Erbezzo che da Drenchia scende a Cividale, percorsa anche questa da una bella strada asfaltata che rappresenta l’ideale continuazione della precedente, ed è la perfetta quadratura del cerchio, un anello di 75 km per un dislivello di quasi 1400metri, una gita autunnale da manuale, panoramica e non troppo impegnativa, da godersi con andatura rilassata da fine stagione. Partendo da Prepotto il rientro più consigliabile è la discesa da Castelmonte a San Pietro di Chiazzacco e Albana.
I pochi km di strada bianca prima di Passo Solarie non devono spaventare: il fondo è quasi sempre compatto e fattibile con la bdc, salvo evitare le Volvo e Bmw dei domenicali sloveni (sì, ci sono anche quelli!) che non rallentano e ti fanno andare sul ghiaino, ma la cosa è sopportabilissima, visto che in tutto il percorso il traffico complessivo è veramente scarso. Anche i punti di appoggio enogastronomici sono qui abbastanza rari, è un vero peccato per il bel rifugetto del Korada che rimane troppo fuori rotta, mentre l’agriturismo di Passo Solarie sembra più un ristorante cittadino con annesso parco giochi per bambini: meno male che subito dopo c’è l’Osteria San Volfango, a San Volfango appunto, con ottima cucina casalinga a tutte le ore, una rarità in Friuli.