Dardago fat

Fat biker si nasce, io non lo nacqui anzi da piccolo ero piuttosto magrolino però con gli anni mi sono rifatto. C’è chi le odia, le fat bike, l’ignoranza non è mai abbastanza, e chi le ama, io tra questi, è un po’ come la prima volta che da bambino sali in bici e pensi ma che è sta roba, poi dopo cento metri inizi a divertirti e ridi, capisci che è più figo che camminare e si va più veloci. Di questi tempi la Bucksaw sta in garage a prendere polvere però la voglia di fat rimane come un lumicino che non vuole spegnersi e così quando vedo un annuncio su subito di una nuova fat elettrica mi sale di nuovo la scimmia e, si sa, quella è una bestia che vuole attenzione e non si può ignorare. Risultato: sono un felice possessore di una Fantic Fat Sport ideale per le gite easy trail e snow, il meglio dei due mondi, le Surly Nate ovviamente montate sulla nuova di famiglia che quelle di serie facevano senso.

Per inaugurare il nuovo giocattolo scelgo il giro che sale da Dardago Mezzomonte e alla Venezia delle Nevi e scende di nuovo a Dardago. Il giro è facile ma a parte la salita abbastanza monotona una volta sull’altopiano Piancavallo-Cansiglio l’ambiente è una bellezza e la discesa sulla stradella un po’ asfaltata e un po’ ghiaiosa fatta con le gommone è divertente al punto giusto, per finire mi concedo un breve ma suggestivo single track che passa sotto la falesia dove un tempo usavo legarmi alla corda, è bello ricordare ogni tanto le proprie origini.

https://maps.app.goo.gl/sNvfa5Fn41htyfSW9

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