Alta Via di Sauris

Chiamiamola così per darle un tono, è la superclassica traversata sul sentiero 206 dalla Sella di Rioda a Forcella Pieltinis su magnifico single track in quota generalmente percorsa partendo da Sauris, invece stavolta visto le temperature di questa estate torrida ho preferito la partenza dall’ombra della Val Pesarina, Pradibosco per l’esattezza. Scelta assolutamente non estetica, la ripidissima salita cementata a Casera Malins è abbastanza orrenda, una specie di “Briglia Tour” e abbastanza improbabili i cartelli che la segnalano come invitante percorso Mtb, Io sono Friuli Venezia Giulia si vabbè, chissà le imprecazioni del cicloamatore che passa di qua dopo aver fatto l’Auronzo-Misurina, per dire. In ogni caso il bello della traversata è… la traversata appunto, il tratto da sotto la Cima di Rioda fino alla Sella Festons che divide in due il tour per poi continuare sotto le pendici del Morgenleit, Sella Malins e arrivare al Pieltinis correndo sempre sul filo dei 1800-2000 metri, una decina di kilometri che difficilmente dimenticheremo per la bellezza dei panorami e del mountainbiking escluso il primo tratto dal fondo un po’ troppo franoso. Le possibilità di modificare, accorciare o allungare il giro sono svariate, anche cambiando il senso di marcia il divertimento sembra garantito allo stesso modo, evitare soltanto i giorni festivi per evitare i merenderos diretti all’agriturismo di Casera Malins in bella posizione con tanto di scivolo per bambini.

Amo questi posti, una questione d’imprinting probabilmente, qui a 13 anni il mio primo campeggio e le prime camminate in montagna e una delle mie prime password in rete e una delle mie preferite di sempre era “morgenL8”, ho o non ho diritto alla cittadinanza onoraria?

Casera Malins stranamente deserta alle 9 del mattino.

In volo sopra Casera Rioda e la Val Pesarina sullo sfondo.

La bella conca di Casera Rioda.

Uno scorcio insolito della casera dalla forcella omonima soprastante, il sentiero per arrivarci è all’inizio invisibile.

La Cima di Rioda da aggirare sulla destra.

Finalmente si scende.

Meno male che c’è il segnavia CAI.

Lo spettacolo del sentiero 206 a volo d’uccello.

L’unica zona d’ombra dei primi assolati chilometri.

Il sole picchia già duro.

Albero solitario n.2.

Il sentiero si fa più interessante.

Bella vista su Sauris di Sopra e la schiena d’asino del Monte Ruke.

Appena si entra nel bosco il troj diventa flow.

Da Sella Festons al Pieltinis il sentiero è al top (grazie hikers, più camminate meglio è).

Cresta e cima del Pieltinis.

Il migliore amico dell’uomo della donna.

Comodo, eh?

Obscured By Clouds.

Biker che scende, biker che sale.

Discesa finale a Forcella Pieltinis.

Alla forcella fine del divertimento, da qui sterratona e cementata fino al fondovalle.

Qui le foto 360° del giro:

https://goo.gl/maps/69Wc5GtBFLihaLi67

https://goo.gl/maps/u7eWurwMK3CwUVs87

https://goo.gl/maps/qEbCCvrE7ajm2TdN7

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