Nome troppo lungo per una 4 giorni di bike, lo so, ma l’imprecazione ci sta tutta, naturalmente diretta a chi ci costringe a fare ogni giorno cose sempre più stupide e farlocche, e qui l’elenco sarebbe altrettanto lungo. Avendo a disposizione quattro giornate da spendere per la mtb non c’è niente di meglio al mondo delle Dolomiti, senza paura di essere smentito. E se a Cortina d’Ampezzo i ridicoli divieti alle bici sui sentieri ci intristiscono allora noi si va in Trentino e in Alto Adige. Qui non solo la mtb è ammessa, ma ti portano con le funivie in quota così da non stancarti troppo e goderti le discese, e alla fine i numeri parlano da soli: 106 km, 2680 m di salite, 6500 m di discese… tanta roba!
Primo giorno. A San Martino di Castrozza si sale con la funivia al Rifugio Rosetta dove si dorme. Passeggiata serale obbligatoria per godersi lo spettacolare panorama sul lunare altopiano delle Pale.
Secondo giorno. In saliscendi sul sent. 756 che attraversa l’altopiano, a seguire il 761 a Casera Campigat su belle cengette moderatamente esposte e di nuovo sul 756 in discesa a tornanti terrosi a Garés, sosta indispensabile per godersi l’ameno fondovalle e rifocillarsi dopo 1400 m di discesa. Prendere la pista ciclabile, una forestale veloce e divertente, fino a Canale d’Agordo, altra ciclabile sterrata fino a Falcade in leggera salita e con la seggiovia arrivare al Rifugio Laresei sul Monte Pradazzo. Discesa su sterrata a Passo Valles con le varianti del caso (tabella Sentiero Italia da tenere d’occhio). Discesa in Val Travignolo su asfalto, uno dei pochissimi tratti su bitume del giro, a Pian dei Casoni prendere la strada sterrata e iperfrequentata dai merenderos della Val Venegia, lunghetta ma spettacolare per la vista sul Mulaz e Cimon della Pala. Alla Baita Segantini del Passo Costazza le fatiche sono concluse: per tornare a San Martino di Castrozza ci rimangono 700 metri di sentieri, occhio alla stanchezza perché il tratto finale che taglia i tornanti della strada asfaltata è molto filante e velocissimo, non che sia un difetto, eh… Totale 56,40 km, 1450 m di salita, 3560 m di discesa (sì, 3560!)
Terzo giorno. Trasferimento ad Ortisei in Val Gardena e su con la funivia al Monte Seuc. Per stradine asfaltate/bianche in saliscendi a Compatsch al centro dell’Alpe di Siusi con i panorami da cartolina più famosi del modo o quasi e proseguire per il Rifugio Alpe di Tires: prepararsi a sputare sangue sulle micidiali rampe o, per i più furbi, a scendere e spingere la bici a piedi. Dal Rifugio continuare sull’unico sentiero che prosegue verso Ovest, segnavia 4, tratti a spinta un pò ripidi, in direzione del Rifugio Bolzano, punto più alto del giro ed inizio della discesa vera e propria. Il divertimento inizia però già prima del Bolzano, appena scollinati sull’Altopiano dello Sciliar a 2551 m: mettere casco e protezioni perché in questo tratto si va a tutta su una mulattiera rocciosa perfetta e molto flow. La risalita finale di 50 metri al Bolzano è il prezzo da pagare per tanta goduria, d’ora in poi solo discesa, e che discesa! Personalmente è la più spettacolare, tecnica e divertente discesa mai fatta, ma, si sa, è tutta questione di gusti. Resta il fatto che per la varietà e bellezza dei passaggi è conosciuta in tutto l’Alto Adige e non solo, la traccia gpx si trova in tutti i siti più conosciuti, e dopo 1500 metri di discesa sublime si è come instupiditi e non si trovano le parole per un commento sensato. Attenzione a non perdersi il finale pirotecnico nel mini bike park del Waldsee: arrivati al secondo e ultimo lago bisogna prendere il sentiero a destra, segnavia 2 sulla Tabacco, che attraversa il bosco e arriva alla strada asfaltata presso l’Albergo Miramonti, perderlo sarebbe una sfiga terribile. Per tornare alle auto ad Ortisei consigliabile il taxi, oppure la funivia che risale a Compatsch se non si è troppo tardi.Totale km 24,40, salita 1050 m, discesa 1960 m.
Quarto giorno. Facoltativo, perché i primi tre erano OBBLIGATORI… Discesa dal Seceda (salita una corsa con bici 24 euro!!!) al Rifugio Firenze sotto le Odle, e arrivo a Selva di Val Gardena passando per il Col Raiser, sent. 4, 1A e 3. Da Selva a Ortisei è tutta discesa sulla strada asfaltata e trafficata, sì perché l’auto è parcheggiata nella zona bassa di Ortisei e per prendere la funivia la mattina siamo saliti sui tapis roulant, non ci facciamo mai mancare niente… totale km 25, salta 150m, discesa 1000 circa.
E adesso chi va più sullo Joanaz???
Grazie a Marco, Paolo, Valter, Luca e bentornato fra noi Luigino.
Video: Light A Fan Cool Pt.I e Pt.II, da vedere su vimeo (basta cliccare nell’angolo in basso a destra) che visto qui fa schifo.
ragazzi che gola!!! prossima volta che viene Luigino vengo anche io…
liberissimo di farlo… se non passano altri 10 anni, vero Luigino? 😉