Finalmente un intero weekend a disposizione e con il sole! Che fare, allora, per non farsi scappare l’intera finestra di bel tempo e non disintegrare i quadricipiti con mille mila metri di salite? Beh, è ovvio, rivolgersi a Uma 🚌 che a tutto provvede, sì, perchè le giornate sono corte, il fiato pure, ci piace più la discesa, blah blah… E’ bello sapere, grazie Uolter, che c’è una corriera che ogni sabato parte da Cividale, passa alle 8:25 a Savogna e arriva in mezz’oretta a Montemaggiore, di solito oltre all’autista c’è anche un passeggero per cui sei persone con le bici trovano comodamente posto. 👍 Non male salire 700 metri e scenderne 1450 sul classico 749 in allegria, poi fermarsi alla “Stara Baba” a Clenia per un recovery a base di carne, funghi e cabernet, consigliatissimo. E così, come è divertente una raidata in compagnia con Quelli di Valter 😄, è anche bello darsi all’esplorescion in solitaria, fermandosi a scattare quelle foto che se sei con altri non riusciresti a fare, due dimensioni diverse della mtb entrambe degne e appaganti. Il giorno prima scendendo dalla corriera a Montemaggiore uno del posto ci aveva detto del sentiero che da Livek scendeva a Topolò, descrivendolo come bellissimo e adatto alla mtb, per cui avevo già pronta la prossima gita da testare. L’indomani parto da Clodig per salire al Passo di San Martino, scendere al torrente Rieca, risalire brevemente alla strada per Polava e arrivare a Livek: nella piazzetta con la fontana c’è effettivamente la tabella del sentiero per Topolò con tutte le info storiche e naturalistiche del caso, seguo le tabelle del percorso e dopo un tratto in salita blanda ma poco pedalabile per il fondo ostico arrivo al Passo di Nabries dove inizia la discesa a Topolò. Qui ero già passato ad aprile con Quelli di Paolo 😃 scendendo dal Kolovrat e in realtà è il sentiero, a leggere le indicazioni, che scende dal Kuk, la cima di 1243 metri sopra Livek. A conti fatti questa traversata non è molto adatta alle bici, meglio sarebbe salire al Kolovrat e al Kuk da Passo Solarie e poi spararsi i mille metri di discesa a Clodig. Alla fine del weekend la soddisfazione di aver portato a casa due discese notevoli, in questa stagione più fangoso e viscido il 749 e più ripido e coperto dalle foglie il secondo, ma sempre due must delle Valli del Natisone.
