Sesto: 3 sentieri in 1 giorno

Cos’è sogna che il biker elettrico? Sentieri, single track e ancora sentieri che non finiscano mai, One-Track Mind cantava Jonny Thunders. A volte capita nella realtà di trovare la giornata e il posto giusti per concatenare diverse belle discese da sentirsi alla sera insolitamente sazi di mountain bike. Sesto in Pusteria anche in settembre-ottobre è una meta sexy, ambitissima dai biker germanici e le funivie perfettamente funzionanti danno il giusto aiutino a chi non ha abbastanza gambe, io l’aiutino ce l’ho di mio e quindi niente biglietto da 29 euro e preferisco godermi la salita in bici nel silenzio del bosco autunnale. In un’oretta di pedalata arrivo alla stazione di arrivo del Monte Elmo, meta del giorno il Monte Arnese sul crestone erboso percorso dalla ciclabilissima e panoramica mulattiera n. 3 scansando tutti gli escursionisti che evidentemente non sanno che le vacanze sono ormai finite, qualche giovincello in tutina xc senza zaino mi supera allegramente a doppia velocità per fermarsi 200 metri dopo soddisfatto. Proseguo superando l’ultimo ingorgo di truppe da montagna, la Sillianer Hütte, e già il sentierino diventa meno frequentato e più croccante, l’antipasto perfetto per quello che seguirà. Alla sella prima del Monte Arnese incontro un signore italiano più in là con l’età che mi chiede dove scendo, gli rispondo che il sentiero non l’ho mai fatto ma dovrebbe essere quel traverso che si vede là davanti che poi dovrebbe piegare a destra nella valletta sottostante, lui parte convinto ma… la mia risposta è sbagliata! Guardando sulla Tabacco il sentierino giusto è quello in nero, una black track praticamente, che scende parallelo al segnavia CAI per i primi duecento metri e poi si butta a destra in discesa con innumerevoli e divertenti tornantini nella Kamperbach Tal fino ad incrociare ai 1866 metri una serie di strade forestali, discesa piuttosto lenta per il sentiero scavato ma quella che ci vuole ogni tanto per immergersi in relax nell’ambiente circostante. Per andare a prendere il secondo sentiero della giornata, l’Erla Trail dedicato esclusivamente alle mtb che corre sotto la funivia del “Pollaio” ad un certo punto ci sono sulla sinistra tre strade, la prima ha pendenze assurde e l’ho scartata al volo, la seconda chiusa per lavori e quindi non restava che la terza, segnavia 137, che in leggera salita sempre ben pedalabile porta sotto la funivia. L’Erla Trail è veramente spettacolare e neanche difficile se non molli i freni, da evitare con il bagnato ça va sans dire.

Arrivare alla fine della discesa all’una del pomeriggio e senza incrociare un’anima viva mi sembrava di essere francamente giù troppo presto, due calcoli veloci sui Wh rimasti e via in salita ai Prati di Croda Rossa, al primo cartello del sentiero 153 a destra mi butto sul troi un po’ scavato ma fattibilissimo e scendendo incrocio una coppia tedesca ferma ad un tornante con il marito ispiratissimo che canta a squarciagola rivolto al sole del pomeriggio quella che sembra una tipica canzone di montagna molto germanica, la moglie in silenzio, assorta.

E siamo a tre: ma non è finita perchè al fondovalle in Fiscalina per tornare a Sesto ci viene generosamente offerto la chicca del sentiero 1 che più flow non si può a saliscendi nel bosco, dopo di questo però dái basta, la traccia dice 1730 metri e 33 km, per i prossimi tre giorni sono a posto.

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