Ho visto sentieri che voi biker…

Vabbe’, dai, si scherza, però è vero che sempre più spesso registriamo la scomparsa di quel sentiero che ci piaceva tanto inghiottito dalla miopia di chi governa la cosa pubblica, quel bel troj testimone delle nostre prime curve impacciate in sella a bici che adesso saranno sicuramente un ammasso di ferraglia. Era da prima del Covid-19 che non salivo da Dierico per la terribile strada cementata di Casera Turriee sul bel crinale fra la Val Aupa e la Val d’Incarojo, qui negli ultimi trent’anni credo di aver percorso tutti i sentieri possibili segnati sulla Tabacco, su un versante e sull’altro, della Foresta Forchiutta conosco tutti gli anfratti. Scendere a Forca Griffon per poi prendere il 434, ma anche il vicino e ormai postapocalittico 436, l’ho sempre considerata una gita speciale, la scarsa frequentazione, il fresco umido d’estate nella faggeta dove il sole filtra a fatica, la bellezza del sentiero con i lunghi traversi, le curve a esse, e anche i tratti poco evidenti dove la traccia si confondeva magicamente con il sottobosco, tutto era così appagante e rasente la perfezione. Oggi ero sul 436 che poi si congiunge al 434 e a metà della discesa mi trovo improvvisamente a sbarrarmi la strada una larghissima e brulla forestale, chiedo incredulo al tipo sul trattore proprio davanti a me “ma che è ‘sta cxxo di strada?” e immagino già la risposta. Vengo a sapere che è la nuova forestale iniziata a settembre-ottobre 2021 e progettata per raggiungere Forca Griffon da Dierico e complementare a quella che sale dalla Val Aupa, “ah sì? ma il sentiero 434 riprende più sotto?” “no, la strada passa dov’era il sentiero…” fine della storia, il 434 è morto e sepolto, letteralmente, sotto tonnellate di ghiaia e alberi abbattuti. Mi fa specie come abbiano mantenuto ad un tornante di questa autostrada amazzonica CINQUE, dico CINQUE metri del vecchio sentiero con tanto di ancona votiva, una chiara ammissione di colpa, molto cattolico.

Chissà, magari la traversata Moggio-Paularo o viceversa diventerà fra qualche anno una classica del cicloturismo elettrico per biker di mezz’età alla ricerca di percorsi facili, non so perché la cosa non mi entusiasma più di tanto, forse un giorno.

Per adesso voglio ricordarlo così.

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