Amo le Prealpi Giulie con la prima neve, sono la porta d’ingresso ideale per entrare nella dimensione invernale della montagna friulana, dislivelli contenuti ma panorami di prim’ordine, poco distanti dalla pianura ma già belle toste e per niente banali. Il Mali Vahr è la cima più occidentale della catena del Granmonte ed è curioso che il toponimo di origine slovena significhi Cima Piccola. Una domenica di dicembre mentre giravo in auto dalle parti di Monteaperta con la mia attrezzatura cine mi sono imbattuto in una tabella di un nuovo sentiero che parte dalla chiesa prima del paese e sale in diagonale verso la cresta sommitale. Dopo un po’ che cammino incontro un tipo del posto che guarda caso è il responsabile della pulizia del sentiero e dei cartelli segnavia, ci scambio due chiacchiere e così vengo a sapere che la traccia conduce proprio al lunghissimo costone che scende dal Mali Vahr ben visibile dalla pianura soprattutto quando è innevato, è una vita che dico di andarci e non l’avevo mai fatto prima, guarda tu la coincidenza. Naturalmente arrivare in cima non rientrava nei miei piani, vuoi l’ora, vuoi le condizioni della neve ma sopratutto perché non c’era nessuna volontà di voler conquistare la vetta, certe volte è meglio fermarsi a metà a godersi il panorama. Così ho fatto, tra foto, video e dronate varie un’ora abbondante è passata e il sole a dicembre al pomeriggio ha fretta di scendere, è meglio rientrare in tempo prima del buio che poi tanto caldo non fa, nonostante il poco dislivello la gita è stata di sicuro altamente remunerativa.
