Dicono che ci sono due cose che non disimpari mai anche se è tanto che non pratichi, una è la bici, l’altra non ricordo. Erano 100 giorni che non salivo sulla fat distratto da neve, ciaspe, skiboard e altri passatempi invernali, ma il richiamo del Carso sloveno con i primi caldi è qualcosa che non puoi ignorare, allenàti o no si va e basta, e in fondo lo Slavnik partendo da Presnica è gita proprio corta, 500 metri per 15 km sì e no non possono spaventare nessuno, oddio, se nello zaino hai 3-4 kg di mirrorless, obiettivi e gopro una bella sudata te la fai comunque. In più sai già che andare in un giorno festivo da quelle parti ti beccherai una teoria di 29er xc con micro zainetto che ti sfrecciano a fianco in salita, ma tu soffri in silenzio e saluti sorridendo, tanto non ti serve arrivare in cima, c’è quel bel cocuzzolo, il Grmada, che sembra perfetto per le foto, e pensi già alla discesa su quel bel sentierino carsico che scende alla ferrovia che, sì, vabbè, sarebbe vietato alle bici, ma non si può neanche ridiscendere per quella sterratona dove transitano anche le auto, dai, non scherziamo. This is not mountainbiking. E che danni possono fare le mie innocue Surly Nate da 3,8” su quel bel calcare bianco compatto? Nessuno, ci galleggiano sopra allegramente, sembrano nate per questo.
A Presnica non venivo da un po’ di anni, adesso ci sono i cartelli per il parcheggio, i segnavia per la cima dello Slavnik e addirittura il sottopasso della ferrovia per evitare l’attraversamento dei binari come si faceva una volta, io però non ho resistito… ah, e c’è anche un bell’ agriturismo meritevole di una visita, quindi la partenza da Kozina-Hrpelje come si era abituati a fare è definitivamente old.
Tips & tricks: evitare di scendere nelle ore di punta, alle 13-14 è l’ideale mentre sono tutti al rifugio con i piedi sotto i tavoli. Fermarsi e dare precedenza a chi va a piedi, sempre. Non sgarfare in curva che non è un bike park, non andare in comitive parrocchiali, meno si è meglio è, e togli quel casco integrale e quei paragomiti che mi sembri Lancillotto!