Gita per fat bike n.1: Val Sissanis

Ho cercato in giro sul web qualcuno che postasse qui in Friuli qualche bella uscita in fat bike, e invece niente, tocca fare da soli, ma si sapeva, questa è terra di gente legata alle tradizioni anche quando va la domenica in montagna.

Per pianificare una gita di questo tipo bisogna organizzare gli elementi necessari partendo ovviamente da:

1) LA BICI. In quest’ultimo anno sono passato dall’ebike 27,5” plus alla rigida 29” plus per poi lanciarmi con una vera fat 26”,una rivelazione, l’ho pedalata 400 km in 9 giorni con l’entusiasmo del neofita. Se però qualcuno ti dicesse che che la vera fat bike dev’essere rigida o al massimo con la sola forcella davanti non credergli, da quando sono il fortunato possessore di una stupenda Salsa Bucksaw nera non c’è storia, se ci si vuole divertire sui troj in montagna la doppia sospensione è d’obbligo.

2) IL SENTIERO. Scopo di ogni gita in mtb che si rispetti è sì quello di salire, con l’andatura che uno preferisce, ma se poi allo scollinamento non abbiamo di fronte un sentiero che ci diverte è, diciamolo, fatica sprecata, avremo solo pain e nessun gain. Con una fat devi solo pensare ai sentieri più scassati, quelli con i sassi di traverso che ti hanno fatto ammattire in quell’ uscita di anni fa mai più ritentata e dove avresti voluto una bici con escursione da dh, i cosiddetti sentieri tossici insomma. Provalo adesso con una fat ammortizzata e vedrai gli scalini rimpicciolirsi e il sentiero diventare meravigliosamente flow :).

3) L’AMBIENTE. Inteso come location, se hai i gommoni non fai gare e ti vuoi solo divertire quindi devi scegliere un posto naturale che sia meritevole di una visita, non puoi buttarti in discesa sotto una funivia con il tracciato segnato da strisce di plastica bianche e rosse, quello è un altro sport che non ci interessa più di tanto.

La soluzione N.1 al problema non poteva che essere la Val Sissanis sopra il lago di Bordaglia, salita a Casera Bordaglia di sopra bella ripida e con un tratto a piedi faticosetto, però una volta arrivato alla sella omonima mentre ti gusti la tua barretta preferita lo sguardo spazia deliziato a 360° su montagne e laghi e valli da non temere confronti con posti turistici più famosi. Dalla Sella Sissanis in giù non devi pensare a niente, fa tutto la bici e  devi solo cercare di massimizzare il divertimento, tutti  gli smadonammenti che hai tirato quel giorno con le gommine sui sassi di taglio nella prima parte della discesa sono un lontano ricordo.

E quando arrivi all’auto ti senti come le prime volte che sei sceso da una montagna con la bici, erano veramente anni che non provavo questa sensazione, sembra che sia un effetto piuttosto comune tra i fattoni :).

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