Diversificare, la magica parolina che in economia risolleva le sorti di un’azienda ma che riferita ai propri svaghi dopolavoristici è un semplice incitamento ad estendere le propria attività ludiche in settori nuovi o abbandonati anni prima, in poche parole basta solo pedalare in mtb e vediamo qualche volta di andare in montagna a piedi che fa bene alla salute e magari tornare a mettere le mani sulla roccia come ci piaceva tanto tempo fa.
L’idea dello spigolo Nord Ovest del Sernio viene da Marco, i giri in montagna che predilige devono avere un dislivello minimo di 1500 metri, almeno sei ore di durata, una qualche ferrata o arrampicatina e possibilmente almeno un ravano su terreno infido tipo cenge friabili ed esposte altrimenti non si diverte. La prima domenica è troppo caldo, 38° in pianura e la scampo facilmente. La seconda piove, perfetto, posso tornare a dormire. La terza, non ho più scuse, eppoi ho voglia sul serio di testarmi su una salita di secondo grado slegato dopo anni di sentieri nel bosco in sella alla bici, alla peggio torno sui miei passi e buonanotte.
E’ andato invece tutto bene, caldo e sete infame a parte, ma per questo abbiamo rimediato alla grande con le birre del rifugio Grauzaria, i passaggi d’arrampicata mai veramente esposti e le difficoltà discontinue hanno reso la salita piacevole ed interessante, mai banale e consigliabile agli amanti di questa forma di alpinismo facile fuori dai soliti percorsi.