Avrei dovuto conoscere meglio il simbolo della bandierina rossa nelle carte Kompass, quello che sta a segnalare sentieri dismessi e poco sicuri… ma la testardaggine di voler continuare il troj per metà già percorso ed evitare la discesa per l’anonima forestale mi ha fatto proseguire nonostante tutto. Quel che ne è seguito, ovvero una discesa a piedi abbastanza rischiosa su esile traccia ripidissima e scivolosa per la quantità di foglie secche sul sentiero, è una di quelle esperienze che è meglio evitare quando si ha per le mani una bici, un singolo k.o. al proprio orgoglio e alle proprie certezze di pathfinder. E sì che la zona della Weidegger Hohe mi aveva già visto protagonista sei anni fa di un’altra discesa disastrosa, il “Sentiero dei Silenzi” dalla Steinwender Hutte, chiamato così sicuramente per il fatto che una volta percorso era meglio non raccontarlo a nessuno! Una volta basta, dovrebbe essere la regola, e invece oggi di nuovo a fanculizzare questi stronzissimi sentieri carinziani della Valle del Gail che cominciano bene, ripidi e divententissimi e di colpo ti portano nei casini, vabbè, oggi si vede non ero in stato di grazia. Dettagli tecnici: salita su sterrata ripida da Stranig alla Straniger Alm continuando per la Weidegger Alm per poi prendere il segnavia 420 in traversata alla panoramica Noblinger Hohe. Discesa su sterratona alla Gundersheimer Alm, dopo qualche centinaio di metri per la strada prendere il ripidissimo 420, all’inizio fattibile e divertente nel tagliare i tornanti della forestale fino ai 1200 m , dove ci si trova un albero di traverso all’imbocco del sentiero: qui è meglio abbandonarlo per seguire la strada, se ti senti un novello scpizio puoi anche provarci, in fondo la pratica rende perfetti 😉