E se una mattina ci svegliassimo come il protagonista di Life On Mars, la serie originale inglese del 2006-2007 in cui il protagonista, vittima di un incidente d’auto finito in coma, viene catapultato nel 1973 sulle note dell’omonima canzone di Bowie, e ci trovassimo, che so, in una mattina dell’aprile ’76 dopo aver visto la sera prima gli Area ad un concerto -ovviamente gratuito- e dovessimo preparare lo zaino per una gita domenicale in montagna: niente yeti 575, bos deville, maglia endura, telefonino hspda e gopro, webcam controllate sul macbook air prima della partenza, ma solo uno zaino rosso cassin comprato in svendita, scarponi asolo, un vecchio maglione e una giacca a vento da pochi soldi che non si sa mai se piove e naturalmente la fuij 701… shock indescrivibile, più di 30 anni anni passati ad accumulare tecnologia e poi, di colpo, sparito tutto. Beh, esisterebbero ancora le montagne, la fatica, il sole che brucia la pelle, gli amici che ti incitano sulla prima ferrata, il cavo metallico che spella le mani, la cima conquistata, la birra al rifugio, la 850 per tornare a casa… emozioni ormai quasi dimenticate rivissute con lo spirito di oggi. Chissà, forse non sarebbe tanto male.
