Il Rosso E Il Nero

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Si avvicina settembre, il mese più bello per fare mtb, niente afa insopportabile, niente merenderos a invadere i sentieri alla moda, giornate più limpide ideali per le foto ma ancora calde a sufficienza per non vestirsi troppo, insomma, troviamo tutti i presupposti per i grandi giri alpini, anche in zone, ehm, vietate alle bici, alla faccia degli politicologisti 😉 Il Monte Nero, anzi Krn, risponde perfettamente ai requisiti appena elencati, è la gita impegnativa da fare alla fine dell’estate quando si è ben allenati, magari portandosi con un’auto alle Planina Kuhinja per addolcire il dislivello che è di 2000 metri complessivi, anche perchè sui 1100 restanti di salita 700 sono da fare bici a mano sulla mulattiera italiana che sale alla sella fra Monte Nero e Monte Rosso. Qui si può anche salire alla cima omonima, un vero museo all’aperto della prima Guerra Mondiale che merita una visita. La discesa a Tolmino, più che discesa propriamente detta, in realta’ è una grandiosa traversata su un altopiano carsico di lunare bellezza nella prima parte e a seguire la spettacolare mulattiera tagliata nella roccia che segue fedelmente la via austriaca di rifornimento delle truppe “nemiche” del Krn Lager, per poi scendere dalla Planina Dobrenjscica alle sogenti del Tolmino come nell’itinerario già descritto nel mio post precedente “La mulattiera sospesa”.

Più che una gita in mtb è un viaggio nella storia che andrebbe fatto almeno una volta nella vita. Unica raccomandazione: evitare i giorni festivi perché si tratta pur sempre di un parco e anche se per molti biker sloveni è quasi una classica, il rispetto per l’ambiente e gli escursionisti non deve mancare.

10 pensieri su “Il Rosso E Il Nero

  1. I miei complimenti Bicidimont, i tuoi racconti hanno uno stile raro e perfetto e rendono tutte le “traversate” ancor più epiche….

  2. Ciao collega “virtuale”!
    Forse la conosci già, ma ti segnalo lo stesso la gita sorella di questa, con partenza dal lago di Bohini, traversata della sella del Bogatin, attraverso le mulattiere austriache incontrando tutti i ruderi delle caserme sulle retrovie. Discesa finale sempre dalla Prehodci.
    Altro viaggio nel passato, merita farlo tanto quanto quello dalla parte del Krn. Purtroppo qui si cammina ancora di più…
    Presto sul mio blog 😉
    Mandi!

    1. Ciao Plter! Grande giro, l’avevo pensato anch’io anni fa e rimasto un progetto incompiuto, uno dei tanti… immagino avrai usato due auto.
      Adesso ti manca solo il Nero 😉

  3. C’è un comodissimo treno che per poco più di 5 euro porta te e la tua bici in 40 minuti da Most na Soci a Bohiniska Bistrica.
    P.S.: Il Nero non mi manca 😉

      1. Ok, hai vinto su tutti i fronti… 😉
        Visto che hai la gamba e lo spirito giusto mi permetto di consigliarti la traversata da sud a nord del Krn, da Planina Razor per la solita mulattiera al Krnsko Jezero e discesa in Val Trenta con ritorno su asfalto, 2500 metri a sentire chi l’ha fatta: attenzione alle guardie parco al lago del Nero che lì ci sono sempre!

      2. Ah ah! non è mica una gara, anche se purtroppo ogni tanto si incontra qualche biker che la vede così…
        Ho ben presente il giro che dici, deve essere devastante.
        Per il momento chiudo un’estate posivissima, vediamo cosa ha in serbo per noi l’autunno.
        La mia mail ce l’hai… W!

      3. Chiaro, era solo un gioco di parole sui ” fronti” bellici 😉
        Quest’estate mi sono rilassato un po’ troppo, vediamo più avanti se riuscirò a riaffrontare giri disumani…
        Ciao!

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